Pensieri e riflessioni
Dipende da te
Dipende da come vedi il mare,
se lo vedi un limite impossibile da camminare, un muro che impedisce l'oltre una via senza altrove
o se lo vedi come una passeggiata per pensieri dove poter superare perfino gli infiniti che non riesci a toglierti dal cuore
Dipende da come metti a fuoco il tramonto,
se ti lasci tramontare con lui e ti getti nei pasti della notte
o se ti invoglia a farti le albe dentro, se ti ispira a praticare il sole, a prendere il suo posto, perché anche la luce può essere compito nostro.
Dipende se vuoi fare le cose in grande o se vedi grande ogni cosa, se non ami niente in particolare o se dedichi la vita ai particolari, se lasci che il nero non conosca mai il bianco o se passi intere notti a sfumare.
Essere felici per niente o essere per niente felici
Dipende da come sistemi le parole,
dipende da come educhi lo sguardo.
G.E.
Kintsugi
"Non possiamo cambiare neppure una virgola del nostro passato, né cancellare i danni che ci furono inflitti nell’infanzia. Possiamo però cambiare noi stessi, “riparare i guasti”, riacquisire la nostra integrità perduta. Possiamo far questo nel momento in cui decidiamo di osservare più da vicino le conoscenze che riguardano gli eventi passati e che sono memorizzate nel nostro corpo, per accostarle alla nostra coscienza. Si tratta indubbiamente di una strada impervia, ma è l’unica che ci dia la possibilità di abbandonare infine la prigione invisibile – e tuttavia così crudele – dell’infanzia e di trasformarci, da vittime inconsapevoli del passato, in individui responsabili che conoscono la propria storia e hanno imparato a convivere con essa..”
(Alice Miller)
Cosa stai facendo per te?
Forse lavori, sistemi casa, cucini.
Forse vai a correre, compri un paio di scarpe nuove, fai shopping.
Forse segui una dieta, fai uno sport e compri un'auto nuova.
Ma sai, non sei di certo solo un corpo.
Non sei di certo solo il tuo apparire.
Cosa stai facendo per te?
Hai cura dei tuoi pensieri e delle tue emozioni?
Ti fermi mai a chiederti se vivi la vita che desideri?
Cammini mai a piedi nudi sull'erba, guardando le nuvole nel cielo?
Lo guardi mai il mondo in cui vivi? O hai smesso di esplorare e di scoprire?
Ridi? Ti emozioni? O corri tutto il giorno tra i tuoi impegni per arrivare a sera?
La vita non è una corsa.
L'unica destinazione è il centro di se stessi.
Se esiste una meta è una sola: diventare ciò che sei.
Nessuno si salva da solo
Le cose non si aggiustano da sole
e il tempo non sempre guarisce tutte le ferite.
Le persone aggiustano le cose,
Le persone curano le ferite.
Supereroi
"...Le persone con cui si lavora in psicoterapia non sono pazienti, sono degli eroi. Io li chiamo sempre eroi perché considero eroico alzarsi dalla sedia e dai propri problemi, attraversare una città, trovare parcheggio, spendere dei soldi, tutto per risolvere difficoltà che alla fine tengono pure compagnia e a cui non è mica facile dire addio.
Eroe è chi fa tutto questo sapendo che dovrà parlare di cose che fanno male, davanti ad uno sconosciuto, in un ambiente chiuso, dove tutto pesa doppio e lo fa sapendo che molto probabilmente gli verrà voglia di piangere.
I pazienti a volte potremmo essere noi, perché la pazienza è una virtù che serve quando tu vedi una soluzione ma il tuo eroe non è ancora pronto a scambiare un antico dolore con una nuovo capitolo tutto da scrivere."
Rileggere la propria storia e dare significato al dolore
Per quanto dolorosa possa essere, ogni sensazione ha un suo significato e conoscerlo ci consente un’elaborazione emotiva più efficace.
Se qualcosa del tuo passato ti fa stare male, non devi strappare via le foto dall’album dei ricordi, ti basterà solo cambiare didascalia, dare un nuovo significato a ciò che hai vissuto!
È solo dando significato alla sofferenza che essa perderà ogni potere su di te.
Diventa la tua persona
"Abbiamo tutti bisogno di una persona che si prenda cura di noi anche nei momenti difficili.
Una persona che ci supporti quando siamo stanchi ed afflitti.
Una persona che non ti giudichi.
Che ti capisca senza bisogno di parole.
Una persona che ti ami.
Che ti spinga a dare il meglio di te.
Una persona che accolga le tue fragilità senza usarle contro di te.
Una persona che ti accetti nelle tue giornate più luminose ma anche in quelle più buie.
DIVENTA TU QUELLA PERSONA."
E.M.
La comprensione è la cura
La chiave della psicoterapia è la comprensione. Senza di essa nessun approccio o tecnica psicoterapeutica ha senso o è efficace a livello profondo. Solo con la comprensione si è in grado di offrire un aiuto reale. Tutti i pazienti hanno un bisogno disperato di qualcuno che li capisca. [...]
Lo psicoterapeuta che non riesce a capire la pena dei suoi pazienti, a sentire la loro paura e a conoscere l’intensità della loro lotta per difendere il proprio equilibrio, non è in grado di aiutare efficacemente i pazienti a superare le loro difficoltà.
A. Lowen
Sii la persona che chiude i cerchi
Se sei stato giudicato, scegli la comprensione.
Se sei stato rifiutato, scegli l'accettazione.
Se sei stato umiliato, scegli la compassione.
Sii la persona di cui avresti avuto bisogno quando sei stato ferito e non la persona che ti ha ferito.
Quando si conclude un percorso di psicoterapia
In un certo senso, ogni percorso di psicoterapia che ha successo si conclude con un fallimento, quello di non raggiungere la propria immagine di perfezione. La persona si rende conto che avrà sempre dei difetti. Sa, tuttavia, che la sua crescita non è terminata e che il processo creativo iniziato in terapia è adesso sotto la sua personale responsabilità. Non termina la terapia camminando su una nuvoletta, ma rimanendo con i piedi per terra perché ha imparato ad apprezzare la realtà e ha sviluppato un atteggiamento creativo verso i problemi che incontrerà. Ha sperimentato la gioia, ma anche il dolore, e sente di poter andare avanti con un senso di auto-realizzazione che comprende il rispetto per la saggezza del suo corpo e della sua persona.
Il dono della terapia
"Sebbene siano in vigore molte espressioni per definire il rapporto terapeutico (paziente/terapeuta, cliente/consulente, analizzando/analista, cliente/facilitatore, o il più recente – e di gran lunga il più ripugnante – utente/fornitore), io preferisco pensare ai miei pazienti e a me stesso come a compagni di viaggio, un termine che abolisce le distinzioni tra «loro» (coloro che soffrono) e «noi» (i guaritori)."
Il dono della terapia, I. Yalom
L'importanza del momento presente. Il qui ed ora
⏰Cos'è tutto questo accanimento per il ‘tardi’? Sei arrivato tardi...ormai è tardi...sono in ritardo...l'ho capito tardi...
Nessuno che si preoccupi mai del ‘presto’.
Arrivare in anticipo. Bruciare le tappe. Volere tutto e subito. Anticiparsi il lavoro, le paure, la vita intera...
‘Presto’ ha la stessa connotazione del ‘tardi’. Sei fuori tempo, comunque.
Esiste un solo tempo giusto: questo momento. Il tuo presente, e la tua voglia di viverlo davvero, con fiducia, energia, e consapevolezza piena.
Il passato è alle spalle.
Il futuro è desiderio e guida.
Il presente è queste tue mani aperte, il tuo respiro, e la tua capacità di andare 🌀
La relazione che cura
Lo psicologo non dà la cura, È LA RELAZIONE CHE CURA. Siamo abituati alle discipline mediche e per questo pensiamo che, chiunque sia il professionista, ciò che conterà sarà la correttezza della cura somministrata.
Ma la nostra psiche si "ammala" nei rapporti...ed è nei rapporti che si cura

