Pensieri e riflessioni
Buona Rinascita!
Che oggi sia un momento per celebrare non solo i grandi cambiamenti, ma anche i piccoli passi quotidiani che ci portano crescita e benessere. Ogni giorno, ogni momento di consapevolezza e gentilezza verso noi stessi è un passo importante verso la nostra rinascita.
Auguri di una Pasqua piena di momenti preziosi e di riconoscimento del vostro percorso personale!
Trasformazioni
Ogni persona che incroci ti rivela qualcosa di te stesso. Ti fa vedere i tuoi limiti, le reazioni automatiche, le ferite ancora aperte. Ti fa capire dove cadi, cosa ti irrita, cosa non riesci a sopportare.
L'altro è uno specchio spietato, senza pietà. E tu lo sei per lui.
Puoi decidere di ignorare ciò che vedi, arrabbiarti con chi te lo fa notare, continuare a proteggerti. Oppure puoi accettare la sfida e guardarti davvero.
Se scegli questa via, si apre una nuova visione: non sei più prigioniero delle tue reazioni, ma diventi testimone di te stesso. Ed è in quel momento che ha inizio la trasformazione.
La connessione umana
Ernest Hemingway una volta disse:
"Nei nostri momenti più bui, non abbiamo bisogno di soluzioni o consigli. Ciò che desideriamo è semplicemente una connessione umana: una presenza silenziosa, un tocco gentile. Questi piccoli gesti sono le ancore che ci tengono saldi quando la vita sembra troppo pesante.
Per favore, non cercare di aggiustarmi. Non prendere su di te il mio dolore né respingere le mie ombre. Siediti semplicemente accanto a me mentre affronto le mie tempeste interiori. Sii la mano ferma che posso afferrare mentre ritrovo la strada.
Il mio dolore è mio da portare, le mie battaglie mie da combattere. Ma la tua presenza mi ricorda che non sono solo in questo vasto e a volte spaventoso mondo. È un dolce promemoria che sono degno di amore, anche quando mi sento spezzato.
Quindi, in quelle ore oscure in cui perdo la strada, sarai qui? Non come un salvatore, ma come un compagno. Tieni la mia mano fino all’arrivo dell’alba, aiutandomi a ricordare la mia forza.
Il tuo silenzioso sostegno è il dono più prezioso che tu possa offrire. È un amore che mi aiuta a ricordare chi sono, anche quando lo dimentico."
Chiudere i cerchi
È sempre necessario sapere quando finisce una fase della vita. Se insisti a rimanere in essa oltre il tempo necessario, perdi la gioia e il senso del resto. Chiudere cerchi, o chiudere porte, o chiudere capitoli, come preferisci chiamarlo. L 'importante è riuscire a chiuderli e lasciare andare i momenti della vita che si sono conclusi. Non possiamo vivere il presente rimpiangendo il passato, né tantomeno domandandoci il perché. Quello che è successo, è successo, e bisogna lasciarlo andare, bisogna staccarsene. Non possiamo essere eternamente bambini, né adolescenti tardivi, né dipendenti di aziende inesistenti, né avere legami con chi non vuole essere legato a noi. È necessario imparare a lasciar andare.
P. Coelho
Desiderio
Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo… salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera.
Oceano mare, A. Baricco
Lasciare andare
“Due monaci zen, mentre stavano camminando per la campagna, incontrarono una ragazza in lacrime. Le chiesero il motivo del suo pianto: per tornare a casa doveva attraversare il fiume, che però si era po’ ingrossato e per questo lei aveva paura.
Allora uno dei due monaci le disse: “Non ti preoccupare, ora ti prendo sulle spalle e ti porto sull’altra sponda”.
Così avvenne; poi il monaco tornò indietro e insieme all’altro proseguì il cammino.
Due ore dopo uno dei due monaci disse all’altro: “Ti sei reso conto d'aver commesso un peccato?”
“Perché?” chiese l’altro.
“Perché noi abbiamo fatto voto di non toccare mai alcuna donna e tu ne hai appena presa una sulle spalle e le hai fatto attraversare il fiume.”
“Ah, quella donna, dici? Ma vedi, io quella donna me la sono lasciata dietro due ore fa, mi sembra di capire invece che tu la stai ancora portando con te.”
Quante volte ci capita di rimuginare su un evento passato che ci ha fatto soffrire o arrabbiare terribilmente? Eppure lasciar andare tutto questo bagaglio di vissuti negativi e pesanti, sarebbe la soluzione migliore per sentirsi meglio…
Lasciar andare, rappresenta un cercare di "stare con" le cose, esattamente così come sono. Significa accettare che le situazioni della vita scorrano anche se non corrispondono magari esattamente a quanto avevamo pensato per noi.
Ma come fare? Seguendo la regola del Liberarsi, Ascoltarsi, Crescere.
Lasciare andare significa concederci la libertà di essere noi stessi, di essere in sintonia con la nostra missione di vita, nel completo e totale rispetto di tutto ciò che ci circonda.
Lasciare andare significa metterci in ascolto con noi stessi, con il nostro sentire, con ciò che è buono per noi e con tutto ciò di cui siamo pronti a liberarci.
Lasciare andare significa crescere, evolvere, cambiare.
Sei pronto a lasciare andare un pensiero negativo, una situazione molto pesante, una resistenza che ti blocca, una relazione che ti limita o alcuni aspetti di te che ti appesantiscono?
Questo dolore non è mio
Ciò che non è stato espresso in famiglia, come ad esempio segreti, ingiustizie ed esclusioni, restano latenti nel sistema familiare, senza sosta, in attesa di essere visti, riconosciuti e riconciliati dai loro discendenti, dalle nuove generazioni.
E così abbiamo sentito le frasi dei grandi "maestri":
"Coloro che amiamo e che abbiamo perso non sono più dove erano; ora sono dove siamo noi". Sant'Agostino
"L'irrisolto ritorna sotto forma di destino". Carl Jung
"Chi non conosce la sua storia tende a ripeterla". Bert Hellinger
"Siamo meno liberi di quanto crediamo". Anne Ancelin Schutzenberger
"Quello che tace la prima generazione, la seconda lo porta nel corpo". Francoise Dolto
"Questo dolore non è mio". Mark Wolynn
E così inconsciamente viviamo per loro o come loro, per i nostri genitori e i nostri antenati, per amore cieco, ripetendo storie di sofferenza fino a quando qualcuno della famiglia si svegli e con amore e onore, riconcili questa storia nella grande Anima familiare, dando pace al passato, collegando il presente e liberando il "futuro"
- Jorge Luis Borges
Accettazione
"Se la vita ti porta via qualcosa e ti rende fragile, non è la forza dell’altro che ti serve, ma sapere che la tua debolezza è accolta e capita, che nessuno la teme o la sfugge"
Michela Murgia
Solo bagaglio a mano
“Se vuoi sentirti sicuro, comincia pensando che non lo sarai mai. Che non esiste alternativa al flusso continuo di vita e morte, gioia e dolore, ascesa e caduta. Ne fai parte, felicemente se lo accetti, tristemente se ti opponi. Ma hai perso in partenza, perché stai combattendo avversari molto più forti di te: il destino, il corso dell'esistenza, il tempo. Non devi arrenderti, devi soltanto cambiare strategia. Assumere la forma dell'acqua e non quella della pietra. Tutti i muri si sgretolano, prima o poi. Il fiume va. E va al mare”.
G. Romagnoli
Quando finisce un amore
Quando finisce un amore, non soffriamo tanto del congedo dell'altro, quanto del fatto che, congedandosi da noi, l'altro ci comunica che non siamo un granché. In gioco non è tanto la relazione, quanto la nostra identità; l'amore è uno stato ove per il tempo in cui siamo innamorati, non affermiamo la nostra identità, ma la riceviamo dal riconoscimento dell'altro; e quando l'altro se ne va, restiamo senza identità. Ma è nostra la colpa di esserci disimpegnati da noi stessi, di aver fatto dipendere la nostra identità dall'amore dell'altro. E allora, dopo il congedo, il lavoro non è di cercare di recuperare la relazione dell'altro, ma di recuperare quel noi stessi che avevamo affidato all'altro, al suo amore, al suo apprezzamento.
Umberto Galimberti
PEMA CHODRON, The Pocket Pena Chodron
“Quando ci proteggiamo dalla sofferenza, pensiamo di fare un favore a noi stessi.
La verità è che non facciamo che divenire più spaventati, induriti, alienati. Ci sentiamo separati dall'interno. Questa separatezza diviene per noi una sorta di prigione, una prigione che ci confina nelle nostre speranze e paure personali, in una preoccupazione rivolta solo a chi ci è più vicino.
É piuttosto curioso: se il nostro primo obiettivo è difenderci dal malessere, soffriamo.
Tuttavia, quando non ci isoliamo e lasciamo che i nostri cuori si spezzino, scopriamo di essere in armonia con tutte le cose viventi.”
Per un appuntamento puoi scrivere su whatsapp al numero 3208561627 o inviare una mail all'indirizzo [email protected]
PAUSA ESTIVA