Pensieri e riflessioni
"Fai partire la lavastoviglie due volte."
Quando ero in uno dei periodi più difficili della mia vita, mentalmente parlando, alcuni giorni non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto. Non avevo energia né motivazione, e andavo avanti a stento.
Andavo in terapia una volta a settimana, e quella settimana in particolare non avevo nulla di significativo da "portare" alla seduta. Il terapeuta mi chiese come fosse andata la mia settimana, e io davvero non avevo nulla da dire.
"Qual è la tua difficoltà?" mi chiese.
Indicai intorno a me e risposi: "Non lo so, la vita."
Non soddisfatto della mia risposta, mi chiese:
"No, qual è esattamente il problema che ti preoccupa in questo momento? Cos'è che ti travolge? Quando tornerai a casa dopo questa seduta, quale questione ti fisserà dritto negli occhi?"
Lo sapevo bene qual era il problema, ma era così ridicolo che non volevo dirlo. Avrei voluto avere qualcosa di più sostanzioso, qualcosa di più profondo. Ma non ce l’avevo. Così gli dissi:
"Onestamente? I piatti. È stupido, lo so, ma più li guardo e più non riesco a farli perché dovrei lavarli prima di metterli in lavastoviglie, dato che la lavastoviglie non funziona bene, e non sopporto di stare lì a lavarli a mano."
Mi sentivo un’idiota persino a dirlo. Che tipo di donna adulta si lascia abbattere da una pila di piatti? Ci sono persone là fuori con problemi veri, e io mi sto lamentando col mio terapeuta per dei piatti?
Ma il terapeuta annuì comprensivo e poi disse:
"Fai partire la lavastoviglie due volte."
Iniziai a dirgli che "non si fa così", ma lui mi interruppe.
"Perché diamine non si dovrebbe? Se non vuoi lavare i piatti a mano e la lavastoviglie non funziona bene, falla partire due volte. O tre, chi se ne importa? Le regole non esistono, smettila di creartene da sola."
Fu una rivelazione che non so descrivere appieno.
Quel giorno tornai a casa, buttai i piatti sporchi e puzzolenti in lavastoviglie alla rinfusa e la feci partire tre volte. Mi sentii come se avessi sconfitto un drago. Il giorno dopo, feci la doccia stando sdraiata. Qualche giorno dopo piegai il bucato e lo misi dove c’era spazio, senza un ordine preciso.
Non c’erano più regole arbitrarie da seguire, e questo mi diede la libertà di ricominciare a fare cose, a portare a termine piccoli obiettivi.
Ora che sto meglio, sciacquo i piatti prima di metterli in lavastoviglie, faccio la doccia stando in piedi e metto il bucato al suo posto. Ma in un momento in cui vivere era una lotta, invece che una benedizione, ho imparato una lezione incredibilmente importante:
LE REGOLE NON ESISTONO. FAI PARTIRE LA LAVASTOVIGLIE DUE VOLTE.
Kate Scott
Chiusura estiva
Chiusura estiva delle attività di studio fino al giorno 5 settembre.
Arrivederci a presto, rigenerati e pronti per nuovi inizi ☀️🌀🏔️🏖️
Diventa la tua persona
Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci stia vicino nei momenti più difficili.
Una persona su cui poter contare, che ci offra una spalla quando siamo stanchi e provati.
Qualcuno che non ci giudichi, ma che ci capisca senza bisogno di tante parole.
Una persona che ci ami senza condizioni e ci incoraggi a dare il meglio di noi.
Qualcuno che accetti le nostre fragilità senza usarle contro di noi.
Una persona che ci accetti per come siamo, sia nei giorni di sole che in quelli di tempesta.
Sii tu quella persona
Empathy
Quando veniamo ascoltati senza giudizio, senza reazioni di shock o orrore, si verifica un cambiamento profondo dentro di noi. Ho constatato ripetutamente come l'espressione "Ti ascolto e ti credo" possa rappresentare un sostegno significativo. Non si tratta semplicemente di ascoltare, ma di creare un nuovo contesto emotivo in cui sicurezza e fiducia possano radicarsi.
Janina Fisher
Little Gidding
Non cesseremo mai di esplorare.
Alla fine di tutto il nostro esplorare
arriveremo là dove eravamo partiti:
conosceremo così, per la prima volta, quel luogo.
T.S. Eliot, LITTLE GIDDING
Buona Rinascita!
Che oggi sia un momento per celebrare non solo i grandi cambiamenti, ma anche i piccoli passi quotidiani che ci portano crescita e benessere. Ogni giorno, ogni momento di consapevolezza e gentilezza verso noi stessi è un passo importante verso la nostra rinascita.
Auguri di una Pasqua piena di momenti preziosi e di riconoscimento del vostro percorso personale!
Trasformazioni
Ogni persona che incroci ti rivela qualcosa di te stesso. Ti fa vedere i tuoi limiti, le reazioni automatiche, le ferite ancora aperte. Ti fa capire dove cadi, cosa ti irrita, cosa non riesci a sopportare.
L'altro è uno specchio spietato, senza pietà. E tu lo sei per lui.
Puoi decidere di ignorare ciò che vedi, arrabbiarti con chi te lo fa notare, continuare a proteggerti. Oppure puoi accettare la sfida e guardarti davvero.
Se scegli questa via, si apre una nuova visione: non sei più prigioniero delle tue reazioni, ma diventi testimone di te stesso. Ed è in quel momento che ha inizio la trasformazione.
La connessione umana
Ernest Hemingway una volta disse:
"Nei nostri momenti più bui, non abbiamo bisogno di soluzioni o consigli. Ciò che desideriamo è semplicemente una connessione umana: una presenza silenziosa, un tocco gentile. Questi piccoli gesti sono le ancore che ci tengono saldi quando la vita sembra troppo pesante.
Per favore, non cercare di aggiustarmi. Non prendere su di te il mio dolore né respingere le mie ombre. Siediti semplicemente accanto a me mentre affronto le mie tempeste interiori. Sii la mano ferma che posso afferrare mentre ritrovo la strada.
Il mio dolore è mio da portare, le mie battaglie mie da combattere. Ma la tua presenza mi ricorda che non sono solo in questo vasto e a volte spaventoso mondo. È un dolce promemoria che sono degno di amore, anche quando mi sento spezzato.
Quindi, in quelle ore oscure in cui perdo la strada, sarai qui? Non come un salvatore, ma come un compagno. Tieni la mia mano fino all’arrivo dell’alba, aiutandomi a ricordare la mia forza.
Il tuo silenzioso sostegno è il dono più prezioso che tu possa offrire. È un amore che mi aiuta a ricordare chi sono, anche quando lo dimentico."
Chiudere i cerchi
È sempre necessario sapere quando finisce una fase della vita. Se insisti a rimanere in essa oltre il tempo necessario, perdi la gioia e il senso del resto. Chiudere cerchi, o chiudere porte, o chiudere capitoli, come preferisci chiamarlo. L 'importante è riuscire a chiuderli e lasciare andare i momenti della vita che si sono conclusi. Non possiamo vivere il presente rimpiangendo il passato, né tantomeno domandandoci il perché. Quello che è successo, è successo, e bisogna lasciarlo andare, bisogna staccarsene. Non possiamo essere eternamente bambini, né adolescenti tardivi, né dipendenti di aziende inesistenti, né avere legami con chi non vuole essere legato a noi. È necessario imparare a lasciar andare.
P. Coelho
Desiderio
Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo… salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera.
Oceano mare, A. Baricco
Lasciare andare
“Due monaci zen, mentre stavano camminando per la campagna, incontrarono una ragazza in lacrime. Le chiesero il motivo del suo pianto: per tornare a casa doveva attraversare il fiume, che però si era po’ ingrossato e per questo lei aveva paura.
Allora uno dei due monaci le disse: “Non ti preoccupare, ora ti prendo sulle spalle e ti porto sull’altra sponda”.
Così avvenne; poi il monaco tornò indietro e insieme all’altro proseguì il cammino.
Due ore dopo uno dei due monaci disse all’altro: “Ti sei reso conto d'aver commesso un peccato?”
“Perché?” chiese l’altro.
“Perché noi abbiamo fatto voto di non toccare mai alcuna donna e tu ne hai appena presa una sulle spalle e le hai fatto attraversare il fiume.”
“Ah, quella donna, dici? Ma vedi, io quella donna me la sono lasciata dietro due ore fa, mi sembra di capire invece che tu la stai ancora portando con te.”
Quante volte ci capita di rimuginare su un evento passato che ci ha fatto soffrire o arrabbiare terribilmente? Eppure lasciar andare tutto questo bagaglio di vissuti negativi e pesanti, sarebbe la soluzione migliore per sentirsi meglio…
Lasciar andare, rappresenta un cercare di "stare con" le cose, esattamente così come sono. Significa accettare che le situazioni della vita scorrano anche se non corrispondono magari esattamente a quanto avevamo pensato per noi.
Ma come fare? Seguendo la regola del Liberarsi, Ascoltarsi, Crescere.
Lasciare andare significa concederci la libertà di essere noi stessi, di essere in sintonia con la nostra missione di vita, nel completo e totale rispetto di tutto ciò che ci circonda.
Lasciare andare significa metterci in ascolto con noi stessi, con il nostro sentire, con ciò che è buono per noi e con tutto ciò di cui siamo pronti a liberarci.
Lasciare andare significa crescere, evolvere, cambiare.
Sei pronto a lasciare andare un pensiero negativo, una situazione molto pesante, una resistenza che ti blocca, una relazione che ti limita o alcuni aspetti di te che ti appesantiscono?
Questo dolore non è mio
Ciò che non è stato espresso in famiglia, come ad esempio segreti, ingiustizie ed esclusioni, restano latenti nel sistema familiare, senza sosta, in attesa di essere visti, riconosciuti e riconciliati dai loro discendenti, dalle nuove generazioni.
E così abbiamo sentito le frasi dei grandi "maestri":
"Coloro che amiamo e che abbiamo perso non sono più dove erano; ora sono dove siamo noi". Sant'Agostino
"L'irrisolto ritorna sotto forma di destino". Carl Jung
"Chi non conosce la sua storia tende a ripeterla". Bert Hellinger
"Siamo meno liberi di quanto crediamo". Anne Ancelin Schutzenberger
"Quello che tace la prima generazione, la seconda lo porta nel corpo". Francoise Dolto
"Questo dolore non è mio". Mark Wolynn
E così inconsciamente viviamo per loro o come loro, per i nostri genitori e i nostri antenati, per amore cieco, ripetendo storie di sofferenza fino a quando qualcuno della famiglia si svegli e con amore e onore, riconcili questa storia nella grande Anima familiare, dando pace al passato, collegando il presente e liberando il "futuro"
- Jorge Luis Borges